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Maurizio Girolami (Ed.) Il Cristianesimo In Anatoliatra Marco Aurelio E Diocleziano Tradizione Asiatica E Tradizione Alessandrina A Confronto
Autor
Fernández-Eyzaguirre, Samuel José
Institución
Resumen
Ippolito, l’autore del Contro Noeto, è ben noto come un teologo antimonarchiano2.
Marcello e il suo discepolo Fotino, invece, sono annoverati tra i più importanti
rappresentanti del monarchianismo del iv secolo, eredi di Sabellio. Di fatto, Eusebio
chiama Marcello «il nuovo Sabellio»3. Paradossalmente, lo studio delle loro
teologie mostra importanti punti di continuità precisamente nella loro teologia e
cristologia, cioè proprio nelle questioni centrali della controversia monarchiana.
Questa relazione si propone di fare luce su questo paradosso, cioè comprendere
la continuità tra queste teologie apparentemente opposte, con lo scopo di stabilire
se sia possibile identificare una tradizione teologica comune condivisa da questi
importanti autori dell’Anatolia romana.
Dal punto di vista metodologico, per studiare l’eredità di Ippolito nelle teologie
di Marcello e Fotino, sono stati identificati quattro punti particolari, collegati tra di
loro, in cui si possono osservare le continuità e discontinuità tra questi pensatori
cristiani. Si tratta 1) della teologia della processione del logos; 2) il significato del
termine logos; 3) il rapporto tra logos e figlio e, finalmente, 4) il carattere prolettico
del nome di Figlio applicato al logos prima dell’incarnazione.
La prima parte dell’articolo studia questi punti teologici nel Contro Noeto, la
seconda esamina gli stessi punti in Marcello di Ancira e Fotino di Sirmio, poi si fa
un bilancio, nella ricerca di una tradizione comune, per finire con alcune conclusioni
e prospettive. FONDECYT FONDECYT