info:eu-repo/semantics/article
Doctrine of character and self-knowledge. The young Nietzsche as interpreter of Schopenhauer on the basis of Bahnsen’s Beiträge zur Charakterologie.
Dottrina del carattere e conoscenza di sé. Il giovane Nietzsche interprete di Schopenhauer a partire dai Beiträge zur Charakterologie di J. Bahnsen.;
Dottrina del carattere e conoscenza di sé. Il giovane Nietzsche interprete di Schopenhauer a partire dai Beiträge zur Charakterologie di J. Bahnsen.
Registro en:
10.5902/2179378666978
Autor
Apollonio, Simona
Institución
Resumen
This paper highlights how Bahnsen’s Beiträge zur Charakterologie (1867) represent a first interpretative filter for Nietzsche’s reception of some essential themes of Schopenhauer’s philosophy. The young Nietzsche shares not only Bahnsen’s critique of Schopenhauer’s radical dualism between will and intellect but also the thesis that intellectual inclinations derive from the individual character’s peculiarity. Bahnsen’s critical remarks on Schopenhauer’s doctrine of character represent the interpretive key by which Nietzsche explains his adherence to Schopenhauer’s philosophy. From Nietzsche’s perspective, his affinity with Schopenhauer is tangible proof of a character incapable of satisfying his metaphysical needs through recourse to religion. Nietzsche also agrees with Bahnsen that excessive self-reflection inhibits action and the authentic expression of individual character and, consequently, that the voice of instinct is preferable to the guidance of the intellect. Il presente saggio mette in evidenza come i Beiträge zur Charakterologie (1867) di Bahnsen abbiano rappresentato un primo filtro interpretativo per la ricezione in Nietzsche di alcuni importanti temi della filosofia di Schopenhauer. Il giovane Nietzsche condivide non solo la critica di Bahnsen al radicale dualismo posto da Schopenhauer tra volontà e intelletto, ma anche la tesi che le inclinazioni intellettuali derivino dalla peculiarità del carattere individuale. Le osservazioni di Bahnsen sulla dottrina del carattere di Schopenhauer rappresentano la chiave interpretativa con cui Nietzsche spiega la sua adesione alla filosofia di Schopenhauer. Dal punto di vista di Nietzsche l’affinità con Schopenhauer è prova di un carattere incapace di soddisfare il suo bisogno metafisico attraverso il ricorso alla religione. Nietzsche concorda anche con Bahnsen sul fatto che l'eccessiva auto-riflessione inibisca l'azione e l'espressione autentica del carattere individuale e, di conseguenza, che la voce dell'istinto sia preferibile alla guida dell'intelletto. Il presente saggio mette in evidenza come i Beiträge zur Charakterologie (1867) di Bahnsen abbiano rappresentato un primo filtro interpretativo per la ricezione in Nietzsche di alcuni importanti temi della filosofia di Schopenhauer. Il giovane Nietzsche condivide non solo la critica di Bahnsen al radicale dualismo posto da Schopenhauer tra volontà e intelletto, ma anche la tesi che le inclinazioni intellettuali derivino dalla peculiarità del carattere individuale. Le osservazioni di Bahnsen sulla dottrina del carattere di Schopenhauer rappresentano la chiave interpretativa con cui Nietzsche spiega la sua adesione alla filosofia di Schopenhauer. Dal punto di vista di Nietzsche l’affinità con Schopenhauer è prova di un carattere incapace di soddisfare il suo bisogno metafisico attraverso il ricorso alla religione. Nietzsche concorda anche con Bahnsen sul fatto che l'eccessiva auto-riflessione inibisca l'azione e l'espressione autentica del carattere individuale e, di conseguenza, che la voce dell'istinto sia preferibile alla guida dell'intelletto.