Tesis Doctorado
Cos'è la magia? Teorie e pratiche magiche nei Kestoi di Giulio Africano, nell'Elenchos attribuito a Ippolito e nei Papiri Magici.
Autor
De Conti Rivara, Giuliano
Institución
Resumen
Si propone che i tre testi costruiscano tre discorsi sulla magia completamente diversi: L’Africano semplicemente non fa rifermento all’idea di magia nella sezione
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pragmatica dei Cesti, e presenta tutto il suo sapere come un sapere naturale segreto e utile. Lui non suggerisce di fare magia, ma di usare tecniche naturali che creano artifici utili, e invocazioni e preghiere magiche hanno spazio nei Cesti soltanto nell’ambito di citazioni letterarie attribuite (falsamente) a Omero. L’Elenchos nega l’esistenza della magia come realtà fattuale, ritenendola un mero trucco ingannevole presentato come miracolo. I maghi fanno finta di invocare demoni e dei, ma in realtà utilizzano trucchi psicologici, effetti speciali e tecniche naturali e artificiali, che sono dello stesso tipo di quelle che l’Africano propone. I PGM presentano i maghi come tali, ma sono una figura portatrice di un sapere venerabile e occulto sulla divinità. Il sapere magico è attribuito a sacerdoti egiziani, a profeti ebraici, a maghi persiani e filosofi greci, e si trova nelle biblioteche dei templi egiziani, ed è sempre segreto e proibito alle masse. I maghi sono iniziati ai misteri sacri per avere accesso al potere del dio supremo o altre divinità tradizionali, che permette loro di invocare demoni, conoscere il futuro e il passato, creare e spegnere passioni amorose, portare fortuna a un negozio o vittoria a un condottiero o atleta, guadagnarsi l’amicizia dei potenti, prevenire malattie, ma anche inviarle, avere sogni premonitori, inviare messaggi in sogni o impedire di dormire fino alla morte, proteggersi contro animali, veleni e procedure magiche, controllare gli elementi della natura a piacere, farsi invisibile. La magia non è inganno, non è sacrilega, non è illegale, è un’arte sacra. PFCHA-Becas PFCHA-Becas