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Corpo, modernità, immagine e movimento: La formazione della percezione estetica e politica del corporeo
Fecha
2019Registro en:
Galak, Eduardo; Corpo, modernità, immagine e movimento: La formazione della percezione estetica e politica del corporeo; Mimesis; 2019; 33-52
9788857557045
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Autor
Galak, Eduardo
Resumen
Vorrei iniziare riaffermando una verità consacrata: il corpo non è natura, né in senso stretto è il prodotto della natura. Buona parte del dibattito delle emergenti scienze sociali della fine del secolo XIX e dell’inizio del XX secolo, si apre con la seguente domanda: il corpo è natura o cultura? Oltre alle questioni particolari, il dibattito è incentrato sul modo di operare sui corpi1 . Chiaramente uno dei principali usi del corpo fu la sua pedagogizzazione, sussumendo costantemente il corpo al soggetto. Detto in altri termini, a causa della moderna separazione corpo-mente, l’educazione del corpo significò una risorsa per la formazione delle soggettività. Ciò è molto chiaro se pensiamo, per esempio, alle motivazioni che originarono la disciplina scolastica “Educazione Fisica”, così come al suo impiego come risorsa della biopolitica. In effetti, l’educazione statale istituzionalizzata del corpo porta con sé il segno del dibattito tra cultura e natura (tra civiltà e barbarie), costitutivo per le pratiche disciplinari in quanto l’E.F. sorge su un ossimoro: se secondo questa concezione il corpo è natura, e la natura per principio è immanente e autonoma (ha le sue leggi), dunque, come educare il corpo? Come culturalizzare la natura?