dc.creatorCalisi, Daniele
dc.creatorMolinari, Matteo
dc.date2018-10
dc.date2018
dc.date2022-02-01T17:25:36Z
dc.date.accessioned2023-07-15T05:21:30Z
dc.date.available2023-07-15T05:21:30Z
dc.identifierhttp://sedici.unlp.edu.ar/handle/10915/130269
dc.identifierisbn:978-987-688-307-8
dc.identifier.urihttps://repositorioslatinoamericanos.uchile.cl/handle/2250/7473057
dc.descriptionIl tema del recupero nella città di Roma, diventa ogni anno sempre più importante nella politica della gestione del territorio della città. Le scelte degli ultimi anni si orientano sempre di più verso un sistema di recupero degli edifici in disuso nella città, senza andare a espandere il footprint della città sul suolo. La conseguenza diretta di queste scelta è la necessità di trovare un modo per approcciarsi al patrimonio storico di rilevanza architettonica/culturale. La volontà di riqualificare gli edifici, porta a dover intervenire su stabili, protetti dal punto di vista artistico architettonico, e quindi a doversi relazionare con delle ferree regole nel restauro degli edifici. In questo campo risulta fondamentale il rilievo architettonico e il modo in cui negli anni si sta evolvendo per produrre una restituzione sempre più fedele dell’edificio. Quest’ultima è importante nell’ambito del recupero di un edificio storico, non solo nelle sue geometrie ma anche nella capacità di trasmettere le caratteristiche materiche e cromatiche. Ad oggi gli oggetti più utilizzati nel rilievo strumentale sono la restituzione tramite nuvola di punti del laser scanner o da fotomodellazione. Il laser scanner, anche nei modelli più performanti, è un’ottima risorsa per il rilievo geometrico dell’edificio, ma per la restituzione grafica delle texture presenta alcune lacune. Le fotografie, restituiscono la texture dell’oggetto tramite giochi prospettici, in molti casi non risultando veritiera. La fotomodellazine si presta invece in modo diametralmente opposto. La precisione del rilievo è proporzionale alla quantità di impurità presenti sulla superficie; in quando è basata sull’accoppiamento nello spazio di punti omologhi, in questo caso caratterizzati dalla stessa gamma cromatica. Data la qualità dell’obbiettivo utilizzato e la possibilità di integrare su un unico modello fotografie fatte da più supporti, permette di avere una mappatura del degrado a trecentosessanta gradi dell’artefatto architettonico. Il caso studio, la chiesa di Santa Chiara a Villa York presente all’interno della Valle dei Casali, è posizionata in un punto pianeggiante dell’area, circondata da un grande pianoro di erba incolta e da una zona boschiva sul lato Nord. La struttura, ad oggi, si trova in un avanzato stato di degrado, in particolare nelle capriate interne e sui prospetti esterni. La chiesa presenta un apparato architettonico molto semplice, è a pianta quadrata, con un campanile arabeggiante posizionato sul prospetto lungo e una copertura a doppia falda. La semplicità geometrica, ma l’alta percentuale di degrado materico ha portato alla scelta di utilizzare la tecnica fotogrammetrica per la restituzione digitale dell’edificio. L’utilizzo di più tecniche fotografiche per la ripresa digitale dell’edificio, macchina fotografica e drone, ha permesso di mappare interamente la superficie della chiesa, sia internamente che esternamente. L’integrazione di queste due tecniche di ripresa, ha permesso non solo di ricostruire la geometria delle capriate lignee presenti all’interno, ma anche di realizzare un’iniziale mappatura del degrado sulla superficie dell’edificio.
dc.descriptionThe theme of recovery in the city of Rome, becomes each year increasingly important in the policy of managing the territory of the city. The decision to redevelop historic buildings and consequently to set up a type of architectural restoration strongly influenced by current laws has imposed the use of increasingly precise material and architectural survey techniques. The case study, the church of S. Chiara inside the Valle dei Casali presents a very simple square plan architectural apparatus. The survey of this artefact was made by experimenting with the use of several techniques for the digital rendering of texturized and architectural material relief.
dc.descriptionFacultad de Arquitectura y Urbanismo
dc.formatapplication/pdf
dc.format350-355
dc.languageit
dc.rightshttp://creativecommons.org/licenses/by/2.5/ar/
dc.rightsCreative Commons Attribution 2.5 Argentina (CC BY 2.5)
dc.subjectArquitectura
dc.subjectRecupero
dc.subjectFotomodellazione
dc.subjectTexturizzazione
dc.titleMetodi di rilievo architettonico e materico sul patrimonio in disuso di Roma: il caso studio della chiesa di S. Chiara a Villa York nella Valle dei Casali
dc.typeObjeto de conferencia
dc.typeObjeto de conferencia


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