dc.creatorNovarino,Marco
dc.date2022-12-01
dc.date.accessioned2023-09-25T14:35:38Z
dc.date.available2023-09-25T14:35:38Z
dc.identifierhttp://www.scielo.sa.cr/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1659-42232022000200091
dc.identifier.urihttps://repositorioslatinoamericanos.uchile.cl/handle/2250/8822820
dc.descriptionAbstract Nel 1908 si produsse la più grave scissione all'interno del Rito Scozzese Antico ed Accettato italiano e di conseguenza del Grande Oriente d'Italia, che ebbe come protagonisti principali dei pastori protestanti. La scissione non fu il frutto di una congiura ''protestante'', ma le relazioni evangelmassoniche internazionali degli scissionisti permisero sopravvivere grazie anche ai prestigiosi riconoscimenti internazionali ottenuti. In buona parte il merito può essere attribuito alle grandi doti di abilità politica e allo spasmodico lavoro prodotto dal pastore Saverio Fera e dai suoi più stretti collaboratori, anche se le Chiese a cui appartenevano furono del tutto estranee alla vicenda.
dc.formattext/html
dc.languageit
dc.publisherUniversidad de Costa Rica
dc.relation10.15517/rehmlac+.v14i2.50802
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess
dc.sourceRevista de Estudios Históricos de la Masonería Latinoamericana y Caribeña v.14 n.2 2022
dc.subjectRito Scozzese Antico ed Accettato italiano
dc.subjectGrande Oriente d'Italia
dc.subjectrelazioni tra massoneria e protestantesimo
dc.subjectSaverio Fera
dc.titleL' ''Internazionale evangelica'' e la scissione del rito scozzese antico ed accettato in Italia nel 1908
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/article


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